Categorie..di errori!

In generale possiamo affermare che esistono soltanto due tipi di azioni errate riconducibili ad errori umani: ossia quelle intese come “intenzionali” e quelle di tipo “involontario”. Quelle intenzionali equivalgono a delle violazioni alle normative, quelle “involontarie” sono più facilmente riconoscibili. Tutti noi abbiamo commesso errori di tipo “involontario” ad esempio quando intenti a dimostrare a qualcuno le nostre abilità nella condotta di un aereo. Errori inimmaginabili accadono tutti i giorni in tutti gli aeroporti del mondo, diventano di dominio pubblico soltanto quando l’esito è fatale.
Questa categoria di errori si divide in tre aree distinte: di abilità, decisionale e di percezione.
Quelle di abilità avvengono senza che il pilota ne abbia la piena consapevolezza, o semplicemente non rispettando una procedura. Spesso si manifestano a seguito di disattenzioni durante la tecnica di scanning visivo, o fissando l’attenzione su un singolo aspetto della condotta di volo, oppure non rispettando la sequenza di una procedura. Nessuno può ritenersi immune da questo tipo di errori.
La nostra capacità di memoria può subire improvvisi momenti di black-out soprattutto durante periodi in cui siamo particolarmente stressati. Entrare in un negozio e dimenticarsi ciò che volevamo comprare, può non avere serie conseguenze, ma alla guida di un aereo può diventare decisamente imbarazzante se non addirittura molto costoso se non fatale (atterrare senza prima aver estratto il carrello è imbarazzante, molto costoso, solo in pochi casi fatale..).
Spesso questo tipo di errori è la conseguenza di un idea giusta, ma al momento sbagliato. Tutti noi siamo stati addestrati più o meno alla stessa maniera, passando gli stessi test teorici, orali e pratici in modo da essere “abili al volo”, ma le strade che conducono a questo obiettivo possono essere molto diverse. Alcuni sono nati per volare e sembrano parte integrante dell’aereo. Altri si impegnano per decine di ore per raggiungere gli standard-minimi. Ciò non vuol dire necessariamente essere piloti peggiori di quelli che riescono in maniera più che naturale a effettuare le manovre richieste, semplicemente quello che ci accomuna tutti e l’inclinazione a commettere delle sciocchezze nel momento più sbagliato possibile. Cattive abitudini, apparentemente risolte, possono presentarsi all’improvviso nei momenti di particolare stress causando danni irreparabili, ad esempio durante le fasi di decollo e atterraggio col vento al traverso, soprattutto se la tecnica non è ampiamente collaudata e assimilata. Averne capito la tecnica, e la capacità di metterla in pratica durante fasi particolarmente stressanti può fare la differenza.
Errori di abilità vengono commessi da tutti, non risparmiando neanche i piloti più esperti. Questo tipo di errori è la conseguenza di procedure mai apprese sufficientemente bene, che non reggono quindi alla prova del tempo. La verità è che pilotare un aereo, è come una qualsiasi altra attività: una volta appresa, non la si scorda più, ma essere “current”, è tutt’altra cosa!
(segue)

San Vincenzo, e lungo la costa

Lascia un commento